LA ZONA DI PRODUZIONE

ZONA DI PRODUZIONE

È nella valle del Fucino, nel cuore dell’Abruzzo, che si produce la patata del Fucino. In questa terra dal particolare microclima, circondata da Parchi Naturali e ricca di sorgenti che sgorgano in quota, la vocazione all’agricoltura ha radici profonde.
Risalgono alla fine dell’800, infatti, le prime coltivazioni agrarie, quando nel 1875 il principe Alessandro Torlonia ordinò di prosciugare quello che allora era il terzo più grande lago d’Italia e che proprio nell’altopiano del Fucino si estendeva. La bonifica regalò terreni particolarmente fertili e fu così che iniziarono ad essere coltivati cereali, patata, bietola e, dagli anni Settanta del ‘900 fino ad oggi, gli ortaggi.
Ancora oggi le terre emerse sono la porzione produttiva più strettamente agricola, il cuore della produzione del Fucino. Le condizioni pedo-climatiche influenzano le caratteristiche dei vegetali, tanto da attribuirgli una qualità e una bontà ineguagliabili: la struttura limo-argillosa delle terre; i suoli ricchi di elementi nutritivi quali l’azoto, il fosforo, il potassio; la capacità di ritenzione idrica dei terreni e la risalita idrica delle falde sottostanti; l’escursione termica nel periodo produttivo, sono sole alcune delle condizioni tipiche della zona che permettono alle colture di esprimere il meglio del loro potenziale.
L’area di coltivazione del "prezioso tubero" viene individuata dalla strada provinciale Circonfucense, che costeggia interamente l'area dell'Altipiano, interessando i comuni di Avezzano; Celano; Cerchio; Aielli; Pescina; S. Benedetto dei Marsi; Ortucchio; Trasacco e Luco dei Marsi. Tutti all'interno della provincia di L'Aquila.