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IL LAGO DEL FUCINO

Nell'Altipiano del Fucino, fino al 1875 c'era un lago: il lago del Fucino che con i suoi 155 chilometri di superficie quadrati era il terzo per estensione, tra i laghi italiani, dopo il Garda e il Maggiore.

 

Aveva una profondità media di 15 metri non avendo immisari naturali ma solamente emissari. L'acqua piovana era la principale fonte di alimentazione del lago, e spesso in periodi di pioggie abbondanti, le acque sommergevano le località della riviera.

 

Per questa ragione, fin dai tempi antichi si era prospettata la necessità di prosciugare il lago . Sotto l'impero di Giulio Cesare, maturò il primo progetto che però rimase inattuato . L'emissario fu costruito mentre imperava Claudio Nerone : l'opera servì a svuotare parzialmente il lago, ma si mostrò insufficiente allo scopo per cui era stata ideata. Più volte, durante i periodi di piena, l'emissario fu ostruito dalle acque . Il prosciugamento del lago venne molti secoli più terdi e fu il banchiere Alessandro Torlonia ad assumerne l'incarico.

 

Il Torlonia fece scavare un emissario più basso e più ampio attraverso il quale le acque del Fucino, nel tempo di cinque anni, defluirono completamente . Nella conca così prosciugata, fece costruire canali, strade, case coloniche, sistemò i terreni . le spese furono moltissime, tanto che Alessandro Torlonia ripeteva spesso : " o io prosciugo il lago, o il lago prosciuga me " . Ora la grande plaga bonificata dona generosamente ai contadini i frutti della terra . Al limite occidentale della conca del Fucino, sorge Avezzano. operosa cittadina che nell'anno 1915 conobbe le rovine del terremoto, e, in epoca più recente, quelle causate dalla guerra.

IERI

OGGI

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